Sveglia presto la domenica mattina. Anzi no,tra un posponi della sveglia e l'altro l'idea di fotografare una famosa colonia di stambecchi della Val di Susa all'alba svanisce.
Poco male,la confidenza degli individui e la totale assenza di paura verso l'uomo mi permettono di fare degli ottimi primi piani con un buon teleobiettivo anche a mattina inoltrata.
Nonostante la temperatura sia ben sotto lo zero termico la giornata è fantastica, le nuvole in cielo sono assenti e già dalla strada, sbinocolando, riesco ad osservare numerosi branchi di stambecchi che pascolano, illuminati e riscaldati dai primi raggi del sole. Dopo circa un km di cammino intravedo i primi grossi maschi di stambecco,molti superano la decina di anni d'età,sono però accompagnati anche da individui nettamente più giovani.
Per sicurezza,nel caso questi fossero scappati, osservo se lungo il sentiero siano presenti ulteriori esemplari per tentare un secondo tentativo.
Fortunatamente,un grosso gruppo di femmine (una 20ina di individui) con i relativi piccoli dell'anno sta pascolando un 200-300 metri sopra la mia postazione e si sta posizionando direttamente sul sentiero.
Avvicinatomi al primo branco scatto un paio di foto;improvvisamente l'intero gruppo di femmine e piccoli presenti sopra di me si lancia in una folle discesa verso un ripido pendio nella direzione opposta la mia.Sorpreso da quella reazione esagerata nei confronti di una persona prendo in mano il binocolo ed inizio a scrutare il sentiero alla ricerca di una qualche causa della possibile fuga degli animali.
Poco male,la confidenza degli individui e la totale assenza di paura verso l'uomo mi permettono di fare degli ottimi primi piani con un buon teleobiettivo anche a mattina inoltrata.
Nonostante la temperatura sia ben sotto lo zero termico la giornata è fantastica, le nuvole in cielo sono assenti e già dalla strada, sbinocolando, riesco ad osservare numerosi branchi di stambecchi che pascolano, illuminati e riscaldati dai primi raggi del sole. Dopo circa un km di cammino intravedo i primi grossi maschi di stambecco,molti superano la decina di anni d'età,sono però accompagnati anche da individui nettamente più giovani.
Per sicurezza,nel caso questi fossero scappati, osservo se lungo il sentiero siano presenti ulteriori esemplari per tentare un secondo tentativo.
Fortunatamente,un grosso gruppo di femmine (una 20ina di individui) con i relativi piccoli dell'anno sta pascolando un 200-300 metri sopra la mia postazione e si sta posizionando direttamente sul sentiero.
Avvicinatomi al primo branco scatto un paio di foto;improvvisamente l'intero gruppo di femmine e piccoli presenti sopra di me si lancia in una folle discesa verso un ripido pendio nella direzione opposta la mia.Sorpreso da quella reazione esagerata nei confronti di una persona prendo in mano il binocolo ed inizio a scrutare il sentiero alla ricerca di una qualche causa della possibile fuga degli animali.
Tutto d'un tratto vedo sbucare due code nere da un avvallamento in cui era presente una piccola slavinetta,che si dirigono verso il sentiero...
Cercando di mettere a fuoco i soggetti mi accorgo che sono due lupi,probabilmente messi in fuga dalla mia presenza,percepita anche solo dall'odore dei miei vestiti. Li seguo con il binocolo,mi accorgo che vi è anche un terzo esemplare che ,attardatosi,riprende rapidamente i due individui che lo precedevano.
E' impressionante come seguano minuziosamente il sentiero : con le sue curve e le sue salite,senza minimamente tagliarne la strada. Li osservo per una buona mezz'ora salire velocemente e mettere più strada possibile tra me e loro fino a perderli tra le rocce imbiancate ed acuminate dell'alta valle.
La presenza di camosci e stambecchi ovviamente,dopo il loro passaggio, è sporadica,inerpicati chissà dove tra i salti di roccia,ma si sà questa è la NATURA.
Alla prossima giornata in montagna che,chissà che avvistamenti custodirà!
Cercando di mettere a fuoco i soggetti mi accorgo che sono due lupi,probabilmente messi in fuga dalla mia presenza,percepita anche solo dall'odore dei miei vestiti. Li seguo con il binocolo,mi accorgo che vi è anche un terzo esemplare che ,attardatosi,riprende rapidamente i due individui che lo precedevano.
E' impressionante come seguano minuziosamente il sentiero : con le sue curve e le sue salite,senza minimamente tagliarne la strada. Li osservo per una buona mezz'ora salire velocemente e mettere più strada possibile tra me e loro fino a perderli tra le rocce imbiancate ed acuminate dell'alta valle.
La presenza di camosci e stambecchi ovviamente,dopo il loro passaggio, è sporadica,inerpicati chissà dove tra i salti di roccia,ma si sà questa è la NATURA.
Alla prossima giornata in montagna che,chissà che avvistamenti custodirà!